Febbraio 2024. Pianeta terra.
Articolo di Valerio Piscitelli
No, non è stato il senso civico a far spegnere i riscaldamenti nelle abitazioni, nei locali, negli uffici, ma piuttosto il caldo intenso che ha caratterizzato questi mesi invernali. Infatti le giornate del mese di febbraio appena trascorso hanno raggiunto addirittura temperature di 20 gradi e questo ci fa solo pensare che il cambiamento climatico ha ormai raggiunto un livello di attenzione che spaventa la popolazione mondiale: è quello che chiamano "riscaldamento globale". La causa è da attribuire, ci spiegano gli scienziati del clima, a due fattori principali: l'inquinamento che tutti conosciamo e il buco dell'ozono. Il buco dell'ozono consiste in un'apertura venutasi a creare nella stratosfera il cui compito è di proteggere la Terra dalle radiazioni solari le quali causano principalmente lo scioglimento dei ghiacciai. Il buco dell'ozono è una conseguenza dell'inquinamento e quindi, per evitare che la Terra diventi sempre più calda, i governi si sono attivati per ridurre le emissioni di gas inquinanti (e infatti si stima che il buco dovrebbe chiudersi entro il 2066), ma possiamo fare anche noi qualcosa nel nostro piccolo. Dobbiamo evitare di compiere delle azioni che non contribuiscono a migliorare la situazione: evitare di prendere le auto per andare in posti vicini; evitare se possibile di utilizzare materiali non riciclabili che finiscono bruciati nelle discariche; evitare di accendere riscaldamenti quando non necessario. Tutto ciò infatti mette e metterà sempre in pericolo l'intero ecosistema terrestre, quindi noi tutti siamo chiamati a contribuire affinché ciò non accada.
Redattore Valerio Piscitelli
Bravissimo!! Simpatiche le illustrazioni.
RispondiEliminaBravissimo!!!!💯💯💯
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