FALCONE E BORSELLINO: 23 MAGGIO, UN PASSO INDIETRO NELLA STORIA RECENTE D'ITALIA PER RICORDARE DUE EROI CONTRO LA MAFIA


di Miriana Chiavuzzo

In occasione del 23 maggio, non si può dimenticare uno degli eventi più importanti della storia italiana. Era l' anno 1992, alle 17.46 un'esplosione rompe la strada a Capaci, vicino all' aeroporto di Palermo. Circa 500 chili di una sostanza esplosiva distrussero l' asfalto e fecero volare per aria le auto. Persero la vita Giovanni Falcone, un magistrato della lotta Anti-mafia, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Cinquantasette giorni dopo, il 18 luglio alle 16.58, un' altra tremenda esplosione nel vivo della città. Dopo la morte di Falcone, anche al suo amico Borsellino la denuncia verso gli orrori fatti dalla mafia è costata la vita. Infatti, il noto magistrato Paolo Borsellino stava andando a trovare la sua mamma anziana e malata, quando una Fiat rubata, contenente circa 2 chili di esplosivo, prende fuoco ed esplode fuori al palazzo colpendo a morte Paolo Borsellino. 
Borsellino e Falcone nascono a Palermo nel 1939-1940. Già da bambini maturano il valore della Giustizia senza sapere che questo li avrebbe portati allo stesso triste destino. Dopo la laurea le loro strade si dividono, ma non per molto, perché poi diventando magistrati e lottano contro la Mafia siciliana, in difesa della loro patria. Borsellino a Enna e Falcone a Siracusa nel 1970 iniziarono a collaborare all' ufficio istruzione della sezione Penale. Durante la loro collaborazione Falcone e Borsellino si accorgono delle minaccie intimidatorie ad opera della Mafia e cominciano a combatterla. Per chi non lo sapesse la mafia è un' organizzazione criminale finalizzata al commercio illegale di armi e droghe che nasce in Sicilia e si diffonde in altre parti d' Italia, in particolar modo al sud. Purtroppo a causa della Mafia e di altre organizzazioni criminali come questa, le nostre vite sono condizionate dalle loro decisioni e dalla loro potenza. Sembra che nonostante questi due eroi, non ci sia salvezza e che nulla sia cessato. Ma tante persone lottano ancora con speranza e non si arrenderanno mai.  In molti hanno paragonato Giovanni Falcone a Maradona, entrambi sono inciampati in campo a causa dei loro avversari, si sono rialzati senza mai mollare, come dei veri combattenti.
Ogni anno è necessario ricordare chi per noi ha perso la vita e quindi non dobbiamo mai arrenderci. 

Redattrice Miriana Chiavuzzo 

Commenti

  1. " Gli uomini possono anche perdere la vita,ma le loro idee vivranno per sempre". Complimenti a te per aver compreso l'importanza di far conoscere e ricordare chi per noi ha si è tanto sacrificato.
    Bravissima Miry💕

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  2. Un'ottima analisi,le nuove generazioni promettono davvero bene

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  3. Piccolina, Bellissimo ARTICOLO, continua sempre così 💜🩷💙

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